L’Esodo è il Libro in cui si narra l’uscita del popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto per mezzo di Mosè. Attraverso di lui, l’alleanza già stabilita da JHWH con Abramo, Isacco e Giacobbe, diventa un patto di sangue con tutto il popolo: “Ecco, io stabilisco un’alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò tali meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese, in nessuna nazione”.
È un Libro solenne, duro, crudele a tratti, in cui non mancano castighi impietosi, assassini e genocidi, ma anche accadimenti prodigiosi e prove inconfutabili dell’immenso amore di Dio.
È un Libro fatto di elementi poveri: terra, acqua, aria e fuoco, ma anche di materiali preziosi: oro, argento, teli di bisso ritorto e legno di acacia.
Già nel Libro dell’Esodo, come accadrà poi scandalosamente con la venuta di Cristo, il Signore scende sulla terra per farsi più vicino all’uomo, tanto vicino da farsi costruire una Dimora itinerante, segno tangibile dell’Emmanuele, il Dio-con-noi.
Dario Villa (voce recitante) e Luca Rampini (pianoforte) portano sulla scena una lettura che si prefigge di enfatizzare la componente narrativa del testo. Di quest’ultimo viene sottolineata la ricchezza drammaturgica attraverso un continuo dialogo non solo con la musica – che a volte accompagna, altre enfatizza, altre ancora crea momenti per la riflessione – ma anche con le immagini – che raffigurano gli esodi della nostra epoca, a tracciare un ideale collegamento tra il popolo ebraico che scappa dall’Egitto e i tanti popoli in fuga al giorno d’oggi.
Musiche: Alberto Ginastera
Supervisione al testo biblico: Mons. Pierantonio Tremolada