Come augurare la Pasqua? Come dire che Cristo è risorto? Come è possibile proclamarlo e annunciarlo? Diversi sacerdoti ci consegnano le parole per questa pasqua…
Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù, il Crocifisso.
Non è qui, è risorto e ora vi precede in Galilea
(Vangelo di Matteo 28,5-7)
Abbiamo imparato a conoscere il decano, don Maurizio Pessina, in diverse occasioni. La risposta a quelle domande è contenuta nelle parole speciali del vangelo citate dall’angelo.
- “Voi non abbiate paura”: in questi tempi abbiamo ancora più bisogno di fede, facendo la stessa esperienza dei discepoli sulla barca insieme a Gesù nella tempesta
- “so che cercate Gesù, non è qui”: non è nel luogo di dolore, di morte, egli è colui che è vivo, è il signore della vita. Se non è qui in questo luogo di pianto e tenebra, egli non è allora la causa dei mali dell’uomo – semmai vi partecipa – ma non ne è la causa. Egli vuole affermare che il nostro destino e il senso del nostro vivere è la comunione. A questo noi siamo destinati e chiamati.
- “egli vi precede in galilea”: se egli ci precede vuol dire che è davanti a noi, che lui c’è ma davanti! Il suo essere andato avanti ci richiama a guardare con fiducia al futuro, con coraggio e speranza al nostro domani. Se egli ci precede, egli sta stracciando per noi la strada, vuol dire anche che quando non sappiamo dove andare, quando siamo confusi e smarriti, incerti, Egli ci precede e traccia per noi la strada e se la traccia, è sicura.
Don Roberto ha annunciato la risurrezione di Cristo nella veglia pasquale del sabato santo. “Cristo è risorto! L’abbiamo ripetuto tre volte intorno all’altare ed è l’annuncio che questa notte è risuonato nella nostra chiesa e in tutte le chiese, dopo la veglia di tutte le veglie, nella quale al buio di una notte è seguita l’attesa di un evento che illumina l’oscurità…”
Donaci Signore occhi capaci di riconoscerti vivo e presente in mezzo a noi,
in modo da annunciare il grande evento della Tua storia,
perchè ci hai amato fino a dare il tuo sangue.
(don Roberto)
Don Olinto, con le parole di Paolo, ci comunica “Siate sempre lieti nel Signore” e commenta il vangelo di Pasqua…
Se cerchiamo il Crocifisso, incontreremo il Risorto!
Se imparo dall’incontro con il Fratello, trovo il Maestro!
Se considero questo mio mondo un giardino, parlo con il Custode!
Se desidero l’amante, mi prostro in adorazione e Lui sarà l’Amato!
Se ho paura dell’annuncio dell’angelo, non mi raggiunge la vita!
Se vado alla tomba con l’olio profumato, vedo la tomba vuota.
Se vado nel profondo delle situazioni, vedo i segni di una Presenza nuova.
Se raggiungo la Galilea, ci sarà il Vivente.
Se nel mio cuore c’è amore, è Pasqua!
Se non mi fermo al Sabato Santo, mi urge il coraggio della Risurrezione!
Se ho pianto lacrime di compassione per coloro che soffrono, sono pronto per fare Pasqua.
Se sono morto a me stesso, avrò spazio per donarmi.
Se sono in lutto per i miei cari che sono partiti per il cielo, sperimento che sono vivi di vita eterna.
Se mangio insieme con i poveri, mi nutro del cibo perenne!
Se cresciamo nella fraternità, siamo trasformati in popolo santo.
E dalla veglia pasquale alla celebrazione della domenica di Pasqua risuonano anche le parole del nostro vescovo Mario: “La veglia di Pasqua si celebra anche quest’anno per dare alla fede cristiana il fondamento: Gesù è risorto, un popolo nuovo è convocato, la missione è cominciata. Possiamo vivere la fede perché siamo popolo che ascolta, che obbedisce alla parola ascoltata, che celebra la presenza di Gesù risorto”
Essere figli della luce e figli del giorno
(Mario Delpini)
Qui disponibile l’omelia del nostro arcivescovo nella messa della domenica di pasqua.